Forum della Rete dei Comunisti
“Il vecchio muore ma il nuovo non può nascere” (Roma, 17-18 dicembre 2016) (altro…)
Forum della Rete dei Comunisti
“Il vecchio muore ma il nuovo non può nascere” (Roma, 17-18 dicembre 2016) (altro…)
di Raul Mordenti
Che un Governo espressione diretta della Banca e della Confindustria, condito da ministri di Berlusconi e della Lega, per giunta espressione della volontà del Presidente della Repubblica e non del Parlamento, rappresenti per qualsiasi persona di sinistra la realizzazione del peggiore incubo, non dovrebbero esserci dubbi. (altro…)
Capire cosa ha reso possibile il mini-golpe Confindustria-Banche-Renzi
Lanciare oggi, non domani, una grande proposta di unità della sinistra di opposizione
di Raul Mordenti (altro…)
Raul Mordenti
Il centenario della fondazione del PCI
Seminario per il PRC Friuli Venezia Giulia (16 gennaio 1921)
Care compagne, cari compagni,
esprimo i miei ringraziamenti non formali per questo invito al regionale Friuli Venezia Giulia, alla Federazione di Trieste (e al compagno Paciucci in particolare) ma, trattandosi di Friuli, permettetemi di rivolgere un pensiero a Leo Zanier. Leo è stato un compagno, un comunista, un dirigente del movimento operaio (in particolare nell’emigrazione) e – non da ultimo – un importante poeta anche in lingua friulana. Dedico questo intervento alla sua memoria. (altro…)
Sono attonito e indignato per gli attacchi venuti al nostro Partito a causa dell’adesione all’appello promosso dall’ANPI “Uniamoci per salvare l’Italia”. (altro…)
Un NO informato e convinto per sconfiggere l’onda qualunquistica dell’anti-parlamentarismo, anticamera di ogni disegno reazionario.
di Raul Mordenti
“Quando si vuole limitare l’importanza di un
organo rappresentativo, si incomincia sempre
con il diminuirne il numero dei componenti.”
(Umberto Terracini, Comunista, Presidente
dell’Assemblea Costituente)
“Ni olvido ni perdòn”
1. Sono doppiamente grato ai compagni e alle compagne di “Militant”: una prima volta per avermi invitato a partecipare al loro importante seminario di studi marxisti e gramsciani, dal cui denso dibattito ho imparato molto[1]; una seconda volta per aver accettato subito la mia proposta di lasciar perdere nel volume degli atti di quel seminario la mia relazione[2], dato che mi sembrava che il virus Covid e il suo “dopo” (ammesso che di “dopo” si possa davvero parlare) avesse determinato una nuova situazione, un nuovo campo di urgenze politiche e teoriche che deve oggi impegnare tutte le nostre energie. (altro…)
Pubblicato su Left il 03/05/2020
Riaprire, riaprire subito, riaprire tutto; la produzione, anzi il profitto, non si tocca, e al dio profitto si può sacrificare la vita umana; dunque chissenefrega – dicono i riapriristi – se questo riaprire costerà la vita a qualche decina di migliaia di persone (altro…)