LETTERA APERTA A CHI PENSA DI NON VOTARE

Elezioni politiche 2022

LETTERA APERTA AGLI AMICI CHE PENSANO DI NON VOTARE

(con preghiera di diffusione)

Caro/a che pensi di non votare,

noi ti capiamo bene, credimi, l’idea che c’è al fondo della tua intenzione ha molte parti di verità. Questa terribile idea è: “So’ tutti uguali!”, e dietro c’è un’altra idea ancora più terribile: “Non c’è niente da fare…”.

Ripeto: c’è del vero, purtroppo. Sulla partecipazione italiana alla guerra sono stati e sono tutti d’accordo. Sul pazzesco aumento delle spese militari (per arrivare al 2% del PIL sono altri 14 miliardi di euro) sono stati e sono tutti d’accordo. Sulle privatizzazioni, che hanno distrutto la scuola, l’università, la sanità pubblica, i servizi pubblici sono stati e sono tutti d’accordo. Sul togliere ai poveri per dare ai ricchi, ad es. con le nuove aliquote fiscali di Draghi che hanno diminuito le tasse solo a chi ha molto, sono stati e sono tutti d’accordo. Sul togliere l’art.18 dello Statuto dei lavoratori e sul job’s act, che ha condannato al precariato una intera generazione di giovani, sono stati e sono tutti d’accordo.

Grazie a tutto ciò i profitti dal 2017 a oggi (Governi PD, Governi Conte, Governo Draghi) sono aumentati del 72% (hai letto bene) mentre i salari, gli stipendi e le pensioni sono rimasti inchiodati, cioè sono diminuiti dato che l’inflazione supera l’8%. Nei venti anni scorsi i salari sono aumentati in Europa di circa il 30% (con punte del 33%) solo in Italia sono addirittura diminuiti, del 2,6%. E potremo continuare nell’elenco delle schifezze

Per non dire degli aspetti etici della politica a cui (lo so) tu sei molto sensibile. È vero, lo spettacolo offerto dalla politica è desolante: un parlamentare su due ha cambiato partito tenendosi però il seggio; molti sono pronti a reciclarsi, come i peggiori rottami di Berlusconi che ora sono con Meloni (il disastroso ministro Tremonti, o il senatore Pera, che ha promesso di “realizzare il sogno di Craxi e di Berlusconi”, cioè mettere in riga la magistratura, etc.); molti sono disposti per essere eletti a fare alleanze spurie, magari dicendosi Verdi ma andando in lista insieme al PD che propone gli inceneritori inquinanti, magari dicendosi di Sinistra Italiana ma andando in lista insieme al PD che è schieratissimo per la guerra NATO ed è stato in prima fila nelle privatizzazioni dei beni pubblici; e forse i peggio di tutti, per i loro continui voltafaccia oltre che per la loro insuperabile antipatia, sono Bibì e Bibò (mi fa senso anche solo farne i nomi) che esistono solo perché sostenuti in tutti i modi dalle Tv e dai giornali di regime.

Ma qui, caro/a, finisce il mio parziale consenso con te: no, non è vero che “So’ tutti uguali!”, e soprattutto non è vero che “Non c’è niente da fare…”!

Noi di Unione Popolare siamo DIVERSI. Guarda, se hai tempo e voglia, il nostro Programma on line: è del tutto realistico e realizzabile, basta sostituire al vigente “Programma dello sceriffo di Nottingham” (togliere ai poveri per dare ai ricchi) il nostro “Programma di Robin Hood” (togliere almeno un po’ ai troppo ricchi per dare ai poveri).

Siamo diversi anche per storie personali, a cominciare da De Magistris che da magistrato prima e da sindaco di Napoli poi si è battuto contro la camorra e la masso-mafia, e ha difeso i beni pubblici, a cominciare dall’acqua che è rimasta pubblica solo a Napoli; ma l’insieme dei nostri candidati e delle nostre candidate (guarda le nostre facce!) è diverso, non a caso abbiamo la maggiore presenza di donne nelle nostre liste e abbiamo l’età media dei candidati e delle candidate più bassa di tutti (anche se chi scrive la alza non poco…).

Unione Popolare è il risultato di un primo processo di unificazione a sinistra, che mette (finalmente!) insieme forze diverse che in passato si combattevano fra loro facendo gravi danni. Dopo le elezioni questo processo di unità continuerà, come ci hanno insegnato il francese Mélenchon e lo spagnolo Iglesias, che non a caso sono venuti in Italia a dare il loro appoggio a Unione Popolare in cui si riconoscono.

Dunque non è affatto vero che “Non c’è niente da fare…”, ci sono un sacco di cose belle e importanti da fare, subito e domani, con l’impegno personale e anche con il voto.

Oggi, paradossalmente, non votare è un gesto di OBBEDIENZA AL POTERE, è quello che ti chiedono quelli che hanno portato l’Italia al disastro, i quali sono ben coscienti di non poter avere il tuo consenso e dunque scelgono, come male minore, di non farti votare (come invitano apertamente Cazzullo sul “Corriere della sera” e l’ineffabile Fazio: ma loro votano, eccome! Per i loro padroni).

Aver condannato un’intera generazione alla depressione, togliendole il lavoro, il futuro, e perfino la scuola, è uno dei crimini peggiori commessi da chi ci domina. Un crimine imperdonabile che non sarà perdonato. E la depressione di massa che colpisce i nostri giovani li porta a dire che non c’è niente da fare, li spinge a una spaventosa passività.

Il tuo voto a Unione Popolare non risolverà certo tutti i problemi ma almeno, stanne certo/a, aiuterà ad aprire una porta alla speranza.

(Grazie di cuore per avermi letto fino a qui!)

Raul Mordenti

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