Sennòvincemeloni – pubblicato sul “Fatto Quotidiano” del 6 agosto 22, a p. 11

Sennòvincemeloni: è l’unico slogan dem contro la destra (pubblicato sul “Fatto Quotidiano” del 6 agosto 22, a p. 11)

di Raul Mordenti

Gli interventi accorati di Antonio Floridia, Gaetano Azzariti e quello, particolarmente aggressivo, di Norma Rangeri hanno inaugurato il coro che accompagnerà come (unico) argomento la campagna elettorale del PD: “sennòvincelameloni”, che riproduce le argomentazioni del “sennòvincesalvini” e del “sennòvinceberlusconi” delle elezioni passate. (altro…)

Ancora sul caso Rauti De Pasquale

Ancora sul caso Rauti-De Pasquale. Una toppa peggiore del buco

Dispiace dover dissentire da chi si accontenta della decisione di Draghi di esautorare il dott. De Pasquale (nominato direttore dell’Archivio di Stato) almeno dalla gestione dei documenti relativi alla “strategia della tensione” e alle stragi, e di sostituirlo in questa responsabilità con il Segretario generale della Presidenza del Consiglio. (altro…)

Cento anni di egemonia

Cent’anni di egemonia

di lotte per la democrazia la pace e il socialismo

(per il centenario della Rivoluzione d’Ottobre)

di Raul Mordenti

Cento anni sono tanti oppure molto pochi?

1. Gli anniversari (che di per sé non significano molto) sono però spesso l’occasione utile per una riflessione sugli avvenimenti che assuma il compito di tentare dei bilanci di sintesi.

Cento anni sono passati dalla Rivoluzione d’Ottobre. Cento anni sono tanti, ma dal punto di vista della storia della rivoluzione proletaria sono anche molto pochi. (altro…)

La destituzione degli intellettuali (Agalma)

Destituzione intellettuali (per Perniola 19-20 ottobre 2007 uscito su “Agalma”, n.15, marzo 2008, pp.43-49)

Raul Mordenti

L’altra critica degli intellettuali

Bisognerebbe distinguere letteratura e intellettualità, scrittori e intellettuali, ma il fatto che il primo termine tenda quasi naturalmente ad occupare tutto lo spazio (tanto più vasto!) del secondo è di per sé significativo: se l’intellettuale può essere confuso con il letterato è forse perché l’intellettualità in quanto tale, anzi la cultura stessa, trova nella parola, nella parola ricercata ed emozionante, nella parola profonda e pregna di senso, nella parola efficace, il suo paradigma fondativo. Variano nel tempo e nei luoghi le professioni e i ruoli in cui s’incarna l’efficacia sociale della parola: poeti, sciamani, indovini, filosofi, rètori, maestri, profeti, rabbini, aedi, sacerdoti, filologi, bibliotecari, monaci, chierici, ambasciatori, cancellieri, consiglieri, storiografi, preti, letterati, predicatori, missionari, papi, philosophes, romanzieri, rivoluzionari, vati, professori, scrittori, propagandisti, ministri, capi, oratori, giornalisti, leaders, creativi, pubblicitari, opinion’s makers, guru, poeti. (Mi permetto di far notare che nell’ordine di questo breve elenco ho cercato di riprodurre addirittura una breve storia della cultura universale la quale, ahimé, come Borges direbbe, coincide largamente con una breve “Storia universale dell’infamia”).      (altro…)

Il Dante di De Sanctis

Raul Mordenti

Il Dante di De Sanctis

(pubblicato in “Il Manifesto”, supplemento “Attraverso Dante”, 24 marzo 2021, pp. 2-3)

De Sanctis non scrisse mai nel corso della sua vita il libro su Dante che aveva promesso, e si era ripromesso, tante volte (anche se le lezioni e i saggi danteschi sono stati poi raccolti in volume). Ma non c’è autore a cui De Sanctis si sia dedicato come a Dante, il quale ha costituito per il critico irpino un modello, sia poetico-letterario e sia etico-politico (con evidenti risvolti anche personali, come accade quando si istituisce e si assume, con tanta convinzione, un modello).              (altro…)

Homo faber: per un’antropologia filosofica gramsciana

Per Convegno gramsciano 3-6- maggio 2007

Raul Mordenti (Università di Roma Tor Vergata)

Homo faber: per un’antropologia filosofica gramsciana

1. Premessa: posizione del problema (non eludibile)

Rispondendo nel marzo del 2006 all’inchiesta “Tempi moderni. Ciò che resta di Marx”[1], Mario Tronti fa risalire l’impossibilità di sostenere ancora una centralità rivoluzionaria della classe operaia non a dati quantitativi (giacché si ammette che la classe operaia nel mondo è in via di incremento quantitativo, non di diminuzione) bensì ad un deficit di cultura, e più precisamente (pare di capire) alla mancanza di un’autonoma antropologia filosofica:      (altro…)

“Usare la nostra storia per scrivere la nuova storia”

Forum della Rete dei Comunisti

“Il vecchio muore ma il nuovo non può nascere” (Roma, 17-18 dicembre 2016) (altro…)

La scuola, ovvero il luogo della lotta di classe “dall’alto” [intervento al Convegno sulla Scuola, Firenze, Biblioteca delle Oblate, 2018]

La scuola, ovvero il luogo della lotta di classe “dall’alto”

[intervento al Convegno sulla Scuola, Firenze, Biblioteca delle Oblate, 2018]

di Raul Mordenti

1. Warren Buffett il terzo, o il quarto, uomo più ricco al mondo, ha dichiarato: “La lotta di classe esiste, e la mia classe l’ha vinta.” (altro…)

Informatica e critica dei testi (Ovvero: contributi per una teoria dell’edizione critica che prenda sul serio l’informatica)

Raul Mordenti[1]

Informatica e critica dei testi (Ovvero: contributi per una teoria dell’edizione critica che prenda sul serio l’informatica).

Relazione alla Winter School Digital Humanities Palermo (4 marzo 2019) (altro…)

La Biblioteca nazionale che celebra Pino Rauti è una vergogna da censurare

https://left.it/2020/11/26/la-biblioteca-nazionale-che-celebra-pino-rauti-e-una-vergogna-da-censurare/

“Left”, 26 novembre 2020

La maggiore Biblioteca della Repubblica ricorda ed onora un esponente di punta del neo-fascismo, gli dedica il lavoro dei suoi bibliotecari e lo spazio dei suoi locali. Le dimissioni immediate del suo direttore, o la sua rimozione da parte del ministro Franceschini, sono il minimo che la decenza impone (altro…)