(Su almeno alcuni dei libri qui solo elencati, la Redazione conta di poter tornare, con un Asterisco, una Nota o una Recensione nel futuro di “Testo e Senso”)
– Giulio Armeni, Manuale di filosofia coatta, Roma, Momo Edizioni, 2019, pp. 110, €. 17,00. (www.momoedizioni.it)
*Questo libro è un concentrato di intelligenza irriverente, con punte di genialità. L’intera storia della filosofia, in una quarantina di brevi capitoli da Talete a Foucault, è ripercorsa con uno sguardo che più coatto non si può.
Ma la novità esilarante è la lingua naturalmente coattissima, che si potrebbe definire una neo-lingua giovanilistica a base romanesca ma largamente inventata da Armeni. Questa sua lingua è coatta non solo nel lessico e nelle grafie ma anche nella sintassi e nelle espressioni idiomatiche, e il nonsense delle parole “filosofiche” inventate o storpiate è temperato e al tempo stesso enfatizzato dalle assonanze con il linguaggio di uso quotidiano che non è certo meno insensato: ”Leibniz continua l’analisi cartesiana de Feisbuc, e c’ha na teoria dee gonadi…”; “A vorte penso che ee cose che me stanno sur cazzo sò nate tutte cor Romanticismo. Nasce aa figura dee Poeta Vate? E io me ritrovo aa figura der Poeta Water. Nasce l’Opinione Pubblica? E io me ritrovo l’opinione pubica”, etc.
Chi scrive deve qui trattenersi dalla tentazione di citare largamente parti di questo libro, che andrebbe citato per intero, e naturalmente per intero letto, e riletto. Perché la sua caratteristica fondamentale è che, in fondo (neanche tanto in fondo), Giulio Armeni la filosofia la conosce davvero, e qualcosa di vero (forse una “Sostanza” nel senso ambiguo in cui usa questa parola?) ci dice dei filosofi che tratta; anzi tanto più il lettore conosce dei filosofi di cui si parla e tanto più si diverte nella lettura. Il carattere politicamente scorretto e l’uso del turpiloquio è un prezzo che merita di essere pagato per il piacere di una lettura intelligente e creativa. Forse siamo di fronte all’inizio di un nuovo volgare, quello parlato e (ahimé) anche pensato dai ventenni? (R.M.)
-Nino Arrigo, Il ritorno del mito. Letteratura, critica tematica e studi culturali, Modena, Mucchi, 2018, pp.238, €. 17,00.
– Antonio Catalfamo, Dante contro Cavalcanti. “Ortodossia” e “miscredenza” nella temperie politico-dottrinale e letteraria del loro tempo, Chieti, Solfanelli, 2019, pp. 184, €. 15,00. (www.edizionisolfanelli.it)
– Antonio Catalfamo, Carlo Levi. Viaggio nella simbologia del mondo contadino e palingenesi sociale, Chieti, Solfanelli, 2019, pp. 276, €. 20,00. (www.edizionisolfanelli.it)
– Lorenzo Ciampi, Il club degli anziani. Romanzo, Borghetto Lodigiano (Lo), Porto Seguro Editore, 2018, pp. 148, € 13,90. (www.portoseguroeditore.it)
* Non per caso è un fiorentino, Lorenzo Ciampi, l’Autore di questo romanzo che mette in atto un genere (o piuttosto una tonalità di scrittura) non frequente nelle nostre lettere: definirei questo tono un sarcasmo affettuoso, che non risparmia divertenti perfidie ai suoi personaggi (e ai suoi lettori), ma lo fa – per dir così – senza vera cattiveria.
La vicenda è semplicissima: la progettata rivolta/congiura di un gruppo di anziani rivoluzionari ricoverati in un ospizio che aspirano, né più né meno, a far fuori la generazione dei giovani d’oggi, considerata asservita e controrivoluzionaria. Ciampi così prende di petto e rovescia uno dei più insopportabili cliché del pensiero dominante, quello che vuole la generazione del ’68 perfino colpevole della crisi dei figli e dei nipoti, giacché essersi battuti (talvolta perfino vittoriosamente!) per la scuola e la sanità pubblica, per un posto di lavoro fisso e per la pensione avrebbe portato il Paese alla rovina (nonostante i grandi meriti delle classi dominanti, degli sfruttatori e degli speculatori, degli evasori e dei ladroni che hanno governato ininterrottamente questo Paese).
Dunque il Club degli Anziani progetta una rivolta contro i giovani, e anzi l’organizza, facendo dell’ospizio (pardon: del centro diurno “La Speranza”) un centro sovversivo, dove il piano rivoluzionario si intreccia con ricordi e rese dei conti, anche biografiche, dei membri del Club (ed emerge in queste parti la componente affettuosa di cui si diceva all’inizio). Né i membri del Club mancano di reclutare perfino alcuni giovani necessari per la riuscita della congiura, e di cercare di addestrarli, nonostante i vistosi limiti psico-fisici di tali giovani. Fra progetti folli, vendette e colpi di scena, il romanzo prosegue in un crescendo di situazioni sempre più divertenti e assurde, fino al vero e proprio hellzapoppin finale.
Se qualcuno avesse il coraggio di farne un film, o meglio ancora un serial televisivo, avremmo finalmente un contrappasso delle tante, troppe, “Case Arzille”, e in particolare Primetta (la matura ma affascinante rivoluzionaria del Club degli Anziani, la vera “capa”) spazzerebbe via, come si merita, qualsiasi dolciastro Nonno Libero osasse contrapporsi a lei.
In mancanza, o in attesa, di una tale realizzazione filmica, si spera almeno che Lorenzo Ciampi abbia altre occasioni per mettere all’opera la sua nitida scrittura narrativa sviluppandone la cifra originalissima. (R.M.)
– Il diario di John Manningham del Middle Temple (1602-1603), Traduzione italiana di Maria Stefania Cataudella e Angela Sileo. Introduzione di Angela Sileo, Prefazione di Daniela Zizzari, Roma, Universitalia, 2016, pp. 222, €. 28,00. (www.ricecacontinua.uniroma2.it)
– Filippo Neri un santo dell’età moderna nel V centenario della nascita (1515-2015), Atti del Convegno di Studi (Roma, Biblioteca Vallicelliana, 16-17 settembre 2015), a cura di Paola Paesano, Roma, Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Biblioteca Vallicelliana, 2018 (“Fonti e Studi Vallicelliani”, n.3), pp. 310, €. 28,00.
– Antonio Gramsci, Scritti di letteratura, a cura di Lelio La Porta, Roma, Editori Riuniti, 2019, pp. 196, €. 15,00. (www.editoririuniti.it)
* Un libro che colma un vuoto, raccogliendo una nutrita serie di scritti di Gramsci dedicati alla letteratura; i testi sono tratti sia dai Quaderni che dalle Lettere che dall’attività giornalistica pre-carceraria, e in questa varia provenienza consiste la notevolissima utilità e comodità della raccolta. Così questo libro ora può finalmente sostituire il classico Marxismo e letteratura, la raccolta di scritti curata da Giuliano Manacorda per Editori Riuniti nel lontano 1975, da tempo del tutto introvabile. I diversi capitoli del volume di La Porta sono dedicati ad Autori (Dante, Manzoni, etc.) oppure a problemi critici (letteratura popolare, il futurismo, etc.), certamente prevedendo e favorendo un’utilizzazione scolastica di questo libro.
D’altronde è da tempo che Lelio La Porta si dedica con intelligenza e tenacia al compito di portare Gramsci nelle nostre scuole: ricordiamo solo la sua recente antologia Un Gramsci per le nostre scuole (per gli Editori Riuniti, 2016), la ricca e utile rassegna di giudizi critici su Gramsci (Gramsci chi? Dicono di lui, pubblicata da Bordeaux nel 2017) e – prima ancora – l’antologia gramsciana curata da La Porta e da Giuseppe Prestipino per l’editore Carocci nel 2014 (Quaderni del carcere di Antonio Gramsci. Un’antologia). Insomma, la strumentazione libraria per leggere e far leggere Gramsci ai nostri studenti è davvero ricca e completa, così che ora si tratta solo di mettere in campo da parte degli insegnanti (come si usa dire) la volontà politica di compiere questa necessaria operazione culturale e didattica. (R.M.)
– Giuseppe Manfridi, Nascita e resurrezione di Cittanova. Prefazione di Francesco Adornato, Doria (Cosenza), La Mongolfiera, 2018, pp. 64, €. 10,00. (www.lamongolfieraeditrice.it)
* Un bel paese della Calabria, di circa 10.000 abitanti, posto a metà fra lo Ionio e il Tirreno, ha conosciuto una storia che diventa simbolo di tante storie. Fondato nel 1618 il paese morì e rinacque più volte, in occasione delle pestilenze, del terribile terremoto del 1783, ma anche della Repubblica partenopea del 1799 (dove sembra che il paese si distinse per fedeltà alla Repubblica e ostilità ai sanfedisti); di questa vocazione liberale è espressione il figlio forse più noto di Cittanova, Diomede Marvasi, il grande giurista che fu allievo e amico di Francesco De Sanctis e che partecipò al ’48 napoletano e al Risorgimento. Queste vicende di un paese che talvolta muore e sempre rinasce sono fatte oggetto di una ricostruzione drammaturgica di Giuseppe Manfridi, un esempio di teatro civile, che sembra in particolare rivolto alle scuole e ai giovani perché sappiano qualcosa della propria storia, cioè di se stessi. (R.M.)
– Carlo Montaleone, Atomi, corpi, amori. Saggio su Montaigne, Milano, Mimesis, 2019, pp. 200, €. 18,00. (www.mimesisedizioni.it)
– Raffaele Sciortino, I dieci anni che sconvolsero il mondo. Crisi globale e geopolitica dei neopopulismi, Trieste, Asterios, 2019, pp. 312, €. 25,00 (www.asterios.it).
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