“Elezione diretta del premier” è una truffa già nel titolo. Il “premier” non esiste nel nostro ordinamento, esiste il “Presidente del Consiglio” che è tutt’altra cosa. Ma la sostanza della cosa non è tanto la drastica riduzione dei poteri del Presidente della Repubblica quanto la soppressione dei poteri del Parlamento, già mortificato in questi anni dalle leggi elettorali maggioritarie, dagli sbarramenti e dalla pratica dei decreti-legge. Il Parlamento non potrà più votare la fiducia al Governo e soprattutto non potrà votargli contro, a pena di essere automaticamente sciolto. Dunque vogliono un regime in cui si elegge una volta ogni cinque anni un (una) duce, che avrà il potere esecutivo, quello legislativo e controllerà anche tutti i “contrappesi” di garanzia (come la Corte costituzionale).
Chiamiamo dunque la riforma meloniana con il suo vero nome: “elezione diretta, ogni cinque anni, del (della) duce”.
Raul Mordenti
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